Beda il Venerabile

(672-735)

                                                                    



La pace del cuore, pegno del riposo eterno

Lo Spirito Santo darà ai giusti la pace perfetta nell'eternità. Ma fin da ora, dona loro una pace grandissima quando accende nei loro cuori il fuoco celeste della carità. Infatti l'Apostolo dice: La speranza non inganna, perché l'amore di Dio è stato diffuso in abbondanza nei nostri cuori dallo Spirito Santo che ci è stato dato (Rm 5,5). La vera, o meglio, la sola pace delle anime su questa terra consiste nell'essere ripieni dell'amore divino e animati dalla speranza del cielo, tanto da arrivare a considerare come poca cosa i successi o le disgrazie di questo mondo, a spogliarsi completamente dei desideri terreni, a rinunciare alle bramosie del mondo e a rallegrarsi delle ingiurie e delle persecuzioni subite per Cristo, così che si può dire con l'Apostolo: Noi ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio. Non solo, ma ci gloriamo pure delle tribolazioni (Rm 5,2-3). È in errore colui che crede di poter trovare la pace nel godimento dei beni della terra e nella ricchezza. Le frequenti tribolazioni di quaggiù e la fine stessa di questo mondo dovrebbero renderlo consapevole d'aver posto le fondamenta della sua pace nella sabbia. Al contrario, tutti coloro che, toccati dal soffio dello Spirito Santo, hanno preso su di sé il giogo soavissimo dell'amore di Dio, e che, seguendo il suo esempio, hanno imparato ad essere dolci e umili di cuore, godono fin d'ora di una pace che è già l'immagine del riposo eterno. Separati, nel profondo del loro cuore, dalla frenesia degli uomini, essi hanno la gioia di riconoscere ovunque il volto del loro creatore, e hanno sete di raggiungere la sua perfetta contemplazione, dicendo con l'apostolo Giovanni: "Noi sappiamo che quando ciò verrà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo quale egli è" (1Gv 3,2). Se desideriamo giungere alla ricompensa di questa visione, noi dobbiamo costantemente richiamarci alla memoria il santo Evangelo e mostrarci insensibili alle seduzioni mondane. In tal modo, noi diverremo degni di ricevere la grazia dello Spirito Santo che il mondo non è capace di accogliere. Amiamo il Cristo e osserviamo con perseveranza i suoi comandamenti che abbiamo cominciato a seguire. Più lo ameremo, più ci meriteremo di essere amati dal Padre, ed egli stesso ci accorderà la grazia del suo amore immenso nell'eternità. Ora, ci concede di credere e di sperare; allora noi lo vedremo faccia a faccia e si manifesterà a noi nella gloria che già aveva presso il Padre prima che il mondo fosse.

Beda il Venerabile, Omelia 12 (per la vigilia di Pentecoste)



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