Mons. Oscar Arnulfo Romero

 


Fede cristiana e opzione per i poveri

È inconcepibile che qualcuno si dica cristiano e non assuma, come Cristo, un'opzione preferenziale per i poveri. E' uno scandalo che i cristiani di oggi critichino la Chiesa perché pensa "in favore" dei poveri. Questo non è cristianesimo!... Molti, carissimi fratelli, credono che quando la Chiesa dice "in favore dei poveri", stia diventando comunista, stia facendo politica, sia opportunista. Non è così, perché questa è stata la dottrina di sempre. La lettura di oggi non è stata scritta nel 1979. San Giacomo scrisse venti secoli fa. Quel che succede, invece, è che noi, cristiani di oggi, ci siamo dimenticati di quali siano le letture chiamate a sostenere e indirizzare la vita dei cristiani. Quando diciamo "in favore dei poveri", non intendiamo badate bene indirizzarci in modo parziale verso una sola classe sociale: "Quel che noi diciamo - afferma Puebla - vuole essere un invito rivolto a tutte le classi sociali, senza distinzione di ricchi e di poveri. A tutti diciamo: "Prendiamo sul serio la causa dei poveri, come se fosse la nostra stessa causa, o ancor più (come in effetti poi è), la causa stessa di Gesù Cristo. Perché nel giorno del giudizio finale Egli dichiarerà salvi solamente coloro che ai poveri si sono dedicati avendo fede in lui: "Tutto ciò che avete fatto a uno di questi poveretti - emarginati, ciechi, zoppi, sordi, muti - lo avete fatto a me" (Mt 25,40)".

Oscar A. Romero, 9 settembre 1979, XXIII domenica per annum B

 



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